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Il Borgo Fantasma di Celleno


Spazio Attivo di Viterbo, 15 Gennaio 2018

Ieri è stato presentato presso lo Spazio Attivo di Viterbo “Il Borgo Fantasma di Celleno”, un progetto di valorizzazione turistica di Celleno e del suo territorio che nei contenuti progettuali segna un trait-d’union tra il 2017, anno dei piccoli borghi, e il 2018, anno europeo del patrimonio culturale.

 

A portare il proprio contributo: Marco Bianchi sindaco di Celleno; Luigi Vetrani di Hubstract. Made For Art, , startup innovativa nata all’interno dello Spazio Attivo Lazio Innova di Viterbo e finanziata dal Fondo Regionale per la Creatività (Bando 2016); il Presidente di Lazio Innova Stefano Fantacone; il consigliere della Regione Lazio Enrico Panunzi; il Prof. Giuseppe Romagnoli e il Prof. Saverio Senni dell’Università della Tuscia; Lavinia Piermartini e Saveli Kisliuk, laureati Unitus, collaboratori del Laboratorio Fotografico e di Documentazione grafica e fotografica del DISTU; l’architetto Massimo Fordini Sonni; il responsabile dello Spazio Attivo di Viterbo Giulio Curti.

 

Un progetto di valorizzazione con elementi di innovatività che rappresenta una best practice per il lavoro congiunto e la sinergia tra l’amministrazione comunale, l’Università degli Studi della Tuscia, la startup Hubstract. Made Fort Art e il sostegno di Lazio Innova e della Regione Lazio.

 

Al centro dell’evento di ieri la presentazione del percorso di allestimento inclusivo e interattivo realizzato da Hubstract, che grazie a contenuti informativi e di storytelling racconterà il Borgo di Celleno attraverso i palazzi, le persone e gli eventi che ne hanno caratterizzato la storia.

L’allestimento prevede un plastico realizzato sulla base del catasto Gregoriano del 1876, il documento più remoto che attesta l’antica forma del Borgo Vecchio. Il plastico, progettato per offrire una esperienza sensoriale anche a ipovedenti e non vedenti, sarà un “oggetto parlante” attraverso la realtà aumentata. I contenuti audiovisivi ci condurranno nel tempo e nelle vicende del Borgo, dagli etruschi ai nostri giorni. A completare il progetto, un sito web, lo studio dell’immagine coordinata, il logo e materiali di promozione, un percorso di pannellistica informativa in prossimità dei relativi punti di interesse lungo il Borgo e vetrofanie esposte nei locali commerciali e pubblici di Celleno, che segnano il territorio come borgo fantasma e invitano a seguirne la storia.

I contenuti scientifici sono il frutto della collaborazione e del lavoro che da anni sta svolgendo l’Università degli Studi della Tuscia.

Gli studi sono il frutto di un accordo di collaborazione stipulato nel 2015 tra l’Amministrazione comunale di Celleno, la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Roma e la Provincia di Viterbo e il Dipartimento DISTU dell’Università degli Studi della Tuscia, con l’obiettivo di acquisire dati di carattere storico-archeologico sull’abitato di Celleno Vecchio. Nell’ambito di questo progetto sono stati effettuati dei sondaggi di scavo che hanno messo in luce, per la prima volta, l’origine etrusca dell’insediamento ed uno studio di un corpus di maioliche arcaiche (XIV-XV secolo), provenienti dallo scavo di un “pozzo da butto” effettuato nel 1975.

 

Il percorso di allestimento si inserisce in un progetto più ampio che parte dalla capacità dell’amministrazione comunale di trovare la strada per una valorizzazione e destinazione d’uso del Borgo, un piano di sviluppo che vuole far conoscere e valorizzare il centro storico col suo affascinante castello-borgo fantasma, le tradizioni e con un percorso di valorizzazione del prodotto tipico della ciliegia e di comunicazione a cura dell’Agenzia Ace20. Infine, sono stati lanciati altri due progetti: un eco-museo della ciliegia e un progetto di ospitalità diffusa per la valorizzazione del patrimonio abitativo (soprattutto quello del centro storico) come forma di turismo sostenibile.